È ricominciata, indisturbata, la battaglia a colpi di manifesti abusivi tra alcuni istituti scolastici privati.
A farne le spese, come sempre, sono la legalità, il decoro cittadino e quanti, rispettando le regole, hanno pagato i diritti di affissione e vedono i propri manifesti coperti proprio da coloro che, proponendosi di svolgere un ruolo educativo, per primi dovrebbero attenersi al rispetto delle leggi e, ancor prima, alle norme di convivenza civile.
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