
Non è nel mio stile alimentare le polemiche, che non servono a nulla, o replicare a estremi tentativi di difesa, specialmente quando i toni, come quelli usati da Lei onorevole, scadono a livelli particolarmente bassi.
Questa volta devo intervenire perché Lei, forse essendo privo di contenuti per controbattere alla descrizione fatta di eventi accaduti, ha travalicato i limiti con considerazioni lesive della mia dignità professionale e coinvolgendo indirettamente tutti i miei alunni, e le rispettive famiglie, passati e presenti, un atto questo che ritengo estremamente grave e che non escludo di affrontare nelle sedi opportune.
Peraltro non è la prima volta che si verifica, e se proprio vogliamo parlare di ossessioni, Le ricordo che nel 2011, forte del Suo ruolo istituzionale, ha presentato un’interrogazione parlamentare all’allora ministro Gelmini contro la mia persona.
Non è certamente Lei che può valutare la qualità della mia azione didattica, sia perché non ne ha i titoli, sia perché non ne ha le competenze. Il senso di rispetto che penso di mantenere nei confronti delle persone, anche quando il confronto si fa aspro, mi porta sempre a non invadere gli aspetti personali, come invece ha fatto Lei, né se volessi potrei farlo nei Suoi confronti, visto che non mi sembra che Lei eserciti un’attività professionale, a parte quella di deputato, un ruolo altamente istituzionale che non Le consentirebbe, nonostante l’immunità di cui gode, di usare toni offensivi ed arroganti nei confronti di cittadini che quotidianamente cercano di svolgere con dedizione il proprio lavoro, a fronte di un riconoscimento economico neppure paragonabile a quello di un deputato, a cui si vanno a sommare tutti gli scandalosi privilegi.
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